"Tempestati"

di Chiara Guarducci


con
Mauro Barbiero, Sonia Coppoli e Simone Rovida

regia
Chiara Guarducci

disegno luci: Giordano Baratta
costumi: Massimo Poli
brano musicale: Kimagure
foto: Sandra Nastri





Firenze, parco di Villa Fabbricotti
8, 9 e 10 luglio 2010



Il tempo incalza, il tempo fiorisce.
Il vuoto è un luogo di prigionia e un luogo di apparizioni.
E l'attesa è angoscia ma anche sospensione, stato onirico.
Da questi contrasti, da questi punti nevralgici dilaga il cuore di "tempestati", uno spettacolo che rielabora alcuni temi del capolavoro Shakespiriano per mettere a fuoco le urgenze di un mondo frantumato ma ancora palpitante.
Come uno specchio l'isola/teatro mostra le nostre miserie e le nostre meraviglie.
Ariel e Calibano, completamente re-inventati, compagni di 'cella' e servi di scena, sono i veri dispersi, naufragati alla fine dei sogni, chiusi nel nulla, in una scanzonata e amara attesa di risalire respiro e senso.
Se i due così tragici, ridicoli, irridenti, rappresentano la caduta degli uomini, Prospero è il punto più alto, la parola che crea l'isola, la poesia capace di abitare l'abisso, ma anche la tristezza di aver preso il posto di Dio.
Rifiuto del limite e solitudine inchiodano i protagonisti, che seppur diversi e divisi, sono schegge del medesimo mare scomparso.
La tempesta/spettacolo strapperà ognuno dalla propria fissità e metterà in azione metamorfosi fino al risveglio. Una nuova vita dove non resta altro che festeggiare la vulnerabilità come unica soglia sull'infinito.

Chiara Guarducci





vai al cartellone della rassegna "Fabbricotti 2010"

vai al "cartellone 2010"